La Val d’Aso, pur avendo immense potenzialità (fiumi, crinali panoramici, strade a basso traffico, eccellenze agroalimentari) è da sempre un insieme di piccoli borghi non connessi in un'offerta turistica unitaria, relegata quasi esclusivamente alla stagione estiva.
Una destinazione slow
Nasce così un'ambiziosa iniziativa di cooperazione tra 22 Comuni delle province di Fermo e Ascoli Piceno e i GAL Piceno e GAL Fermano. Qui, Itineraria s.r.l., insieme ad una rete di partner di alto livello (tra cui Outdooractive), ha identificato nel cicloturista slow il target ideale su cui costruire un’offerta di turismo lento.
Ma il progetto va ben oltre: si tratta, infatti, anche di sviluppare una serie di azioni per la valorizzazione multifunzionale dell'intero bacino fluviale dell'Aso, considerando in modo integrato i suoi molteplici aspetti (dalla sicurezza idraulica e il valore paesaggistico-ecologico, fino alle pressioni antropiche e alle opportunità di valorizzazione).
Si è partiti, così, dalla mappatura della Ciclovia dei Crinali, un percorso di circa 200 km che funge da spina dorsale per connettere tutti i borghi; per poi creare il brand "Outdoor Valdaso" e redigere il Piano Strategico Operativo che funge da roadmap per gli anni a venire.
Prospettive future
L’intento è trasformare la Val d’Aso da area interna frammentata a destinazione di riferimento nazionale e internazionale per il cicloturismo e l'outdoor esperienziale.
La prospettiva futura è promuovere un territorio in cui: la Ciclovia dei Crinali, che disegna il suo tracciato seguendo il corso del fiume Aso, sia completamente segnalata, mantenuta e percorsa tutto l’anno; gli operatori locali siano parte di una rete strutturata ("Network Outdoor Valdaso") che offre pacchetti esperienziali unici; il marchio "Outdoor Valdaso" diventi sinonimo di qualità e, non da ultimo, il turismo diventi lo strumento privilegiato per contrastare lo spopolamento, creare occupazione giovanile e valorizzare le produzioni locali in un'ottica di economia circolare, realizzando appieno gli obiettivi della "Green Community".
Un tavolo di coordinamento tra Comuni
L’innovatività del progetto risiede nell’aver affrontato il problema della frammentazione non solo con una rete di percorsi, ma con una rete di governance che ha fuso strategicamente tutela ambientale, identità culturale, enogastronomia, infrastruttura fisica e digitale in un unico, coerente modello di sviluppo.
Alla guida, i GAL Piceno e Fermano, che hanno creato un tavolo di coordinamento tra Comuni che non avevano mai collaborato tra loro, unendo in un'unica strategia azioni diverse ma complementari: dal Contratto di Fiume all'Ecomuseo, fino ai brand enogastronomici.
Contatti e link utili
🧑💻Referente: Serena Tuccini
📞Telefono: (+39) 334 3537430
✉️Email: info@galpiceno.it