Lo straordinario patrimonio paesaggistico, storico e culturale lecchese è meta di turismo “attivo”, soprattutto per la vicina metropoli milanese. Ma l’intensificarsi dei flussi causa criticità per ambiente e comunità locali, e mette a rischio la sostenibilità del turismo stesso nel lungo periodo.
Dimenticarsi dell’auto
Nell’ambito del progetto di cooperazione GREEN&BLUE, il GAL parchi e valli del lecchese ha immaginato e avviato la sperimentazione di un nuovo approccio di fruizione turistica del territorio che, orientato alla tutela dell’ambiente, focalizza l’attenzione del turista sul fattore green. Con il semplice invito a “lasciar riposare l’auto in garage”, viene promosso l’utilizzo del treno come punto di accesso agli oltre 150 km di percorsi ciclopedonali agevolmente raggiungibili con una dozzina di fermate distribuite sulle linee ferroviarie che collegano Milano, Lecco, Bergamo, Como, Sondrio, e la metropolitana.
Con un nome evocativo si anticipano le ambizioni del progetto: “Turista zero emissioni”. L’iniziativa è stata divulgata tramite un pieghevole, un sito web dedicato con itinerari, mappe e suggerimenti di viaggio, post su Facebook e Instagram. Un evento sperimentale ha visto la partecipazione di un centinaio tra trekkers e bikers giunti “senza auto”.
Verso turismo a impatto zero
Nonostante le difficoltà nel coinvolgere e convincere una platea di stakeholder chiamati a confrontarsi con qualcosa di ancora sconosciuto, il progetto è riuscito a catturare l’attenzione e il sostegno degli interlocutori raggiunti.
Oggi l’intento è quello di consolidare l’approccio sperimentato e ampliare gli itinerari fruibili in modalità green, gettando le basi per raggiungere un obiettivo ancor più ambizioso: un turismo a impatto zero, in cui il comportamento del turista e quello delle comunità ospitanti è guidato da responsabilità e consapevolezza, e dove il turismo è una valida risorsa economica che non compromette il patrimonio naturale e culturale ma, al contrario, lo rivitalizza per consegnarlo alle generazioni future.
Partire dall’esistente
Ciò che ha fatto la differenza non è stata una nuova narrazione delle bellezze del territorio, né nuovi itinerari inesplorati o infrastrutture innovative, ma chiarezza e immediatezza del messaggio lanciato: è “già” possibile la fruizione green del territorio lecchese. E la scelta di individuare le stazioni ferroviarie che consentono un accesso immediato ai percorsi ciclopedonali si è rivelata vincente nella sua estrema semplicità.
Contatti e link utili
🧑💻Referente : Maria Rosaria Conte
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