I territori coinvolti affrontano criticità legate ad un'elevata frammentazione produttiva, a fronte di una domanda sempre più concentrata. Qui, la scarsa attitudine degli operatori alla cooperazione, è il principale elemento frenante per la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari e l’attrazione di un turismo di qualità.
Un rapporto di scambio win-win
Il progetto di cooperazione tra il GAL Terreverdi Teramane (Abruzzo), il GAL Piceno (Marche), il GAL ADRIL (Portogallo) e l’Istituto Politecnico di Porto, nasce per superare queste criticità, puntando sull’enogastronomia come leva di sviluppo territoriale.
Il valore aggiunto del progetto risiede proprio nel forte nesso strategico tra Italia e Portogallo: se il Portogallo ha maturato una significativa esperienza nella creazione di modelli di governance cooperativa nel turismo enogastronomico, l’Italia eccelle nella qualità produttiva certificata del vino e delle tipicità, ma fatica spesso a costruire un’offerta turistica coesa. Da qui un rapporto di scambio win-win: i partner italiani apprendono come costruire una destinazione, mentre quelli portoghesi approfondiscono il funzionamento del sistema italiano dei consorzi e della valorizzazione del prodotto.
Nel concreto, il GAL Piceno ha realizzato due percorsi cicloturistici principali e cinque percorsi trekking tematici collegati a sei Comuni del Piceno, digitalizzati e caricati su Komoot e Outdoor Valdaso.
La destinazione enoturistica
La visione è ambiziosa ma chiara: trasformare il Piceno in una destinazione enoturistica matura e riconosciuta, capace di offrire un'esperienza autentica e sostenibile. L’obiettivo a lungo termine, infatti, è di trasformare questo territorio in un sistema integrato in cui cantine, borghi, operatori dell’accoglienza e guide collaborano all’interno di reti strutturate, come consorzi di tutela o distretti rurali del vino. A rafforzare questa visione, il Politecnico di Porto, che mette a disposizione del progetto competenze accademiche e metodologie avanzate.
I tre elementi distintivi
Gli elementi distintivi del progetto sono almeno tre: anzitutto l’integrazione tra fisico e digitale. I due anelli cicloturistici, infatti, intermodali con la rete ferroviaria, si connettono organicamente con i cinque percorsi trekking tematici, tutti promossi attraverso piattaforme digitali.
Il cuore pulsante dell’iniziativa è stato il coinvolgimento delle cantine locali, selezionate tramite manifestazioni d’interesse, che fungono da hub esperienziali: punti di partenza per dog trekking, passeggiate tra i calanchi, visite guidate e degustazioni di vini d’eccellenza (come Rosso Piceno Superiore, Pecorino, Passerina).
Infine, l’aspetto più innovativo è proprio il modello di cooperazione transnazionale, che va ben oltre la condivisione di buone pratiche. Grazie alla sinergia con i partner portoghesi, infatti, il Piceno ha potuto confrontarsi con un modello maturo di destinazione enoturistica, traendone ispirazione per il proprio territorio.
Contatti e link utili
🧑💻Referente: Serena Tuccini
📞Telefono: 334 3537430
✉️Email: info@galpiceno.it