Dall’esperienza trentennale del Parco Nazionale della Maiella in materia di turismo sostenibile, in connessione con i territori colpiti dall’abbandono post sisma, tra la città dell’Aquila e i centri dela Valle Subequana, nasce un progetto che mira a trasformare le criticità in opportunità di sviluppo sostenibile.
Sui passi di Pietro da Morrone
Il Cammino è nato su iniziativa del Parco Nazionale della Maiella con l’obiettivo di valorizzare, in circa 200 km divisi in 12 tappe, gli eremi rupestri celestiniani ripercorrendo i passi di Pietro da Morrone ed è oggi parte del Programma di valorizzazione dei Cammini degli Altipiani, promosso dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere sismico del 2009.
Gli output tangibili di questo lavoro sono stati l'installazione di una segnaletica dedicata; la realizzazione di una guida cartacea; la creazione di un sito web e la messa a disposizione di due applicazioni e di tracce GPS per tutti i camminatori. Parallelamente, è stata costruita una rete di accoglienza per supportare i camminatori e offrire loro servizi specifici, come la possibilità di timbrare il Passaporto del Pellegrino, un documento fisico che funge sia da credenziale per collezionare i timbri di ogni tappa, sia da diario di viaggio.
Il grande racconto dell’Abruzzo
A partire dal 2022 il Cammino è percorso ogni anno da una media di 2500 pellegrini, con una proiezione di crescita verso i 4000 nel 2025. Numeri importanti che invogliano i promotori a lavorare in direzione di una sempre più forte connessione tra i luoghi e i valori culturali, naturali e umani d'Abruzzo, mettendo in scena un grande racconto (lento) del territorio.
Il progetto, infatti, aspira a consolidarsi come un modello all'avanguardia di sviluppo locale basato sul turismo lento, dove la scoperta dei valori storici e culturali va di pari passo con un nuovo modello di coesistenza con gli ambienti naturali e la grande fauna appenninica, come l'orso e il lupo, per il quale l'Abruzzo è già un'eccellenza.
Il riconoscimento ufficiale da parte del Touring Club Italiano, del Ministero del Turismo e della Regione Abruzzo dà ulteriore forza a questa visione, proiettando il Cammino in un circuito nazionale.
Un modello all’avanguardia
Il Cammino Grande di Celestino V non è semplicemente un tracciato: il suo successo risiede nella capacità di tessere connessioni inedite e potenti. Esso, infatti, non si limita a connettere geograficamente luoghi distanti – dalla montagna al mare – ma salda in un unico, coerente racconto i quattro pilastri riconosciuti a livello internazionale che, prima d'ora, erano considerati patrimoni distinti: la spiritualità e la storia della perdonanza celestiniana; la cultura rurale e antropologica della Trasumanza; la geodiversità e le Scienze della Terra del Geoparco Mondiale UNESCO della Maiella; il sapere tecnico antico e il paesaggio dell'arte dei muretti a secco.
In questo modo, il viandante, percorrendo un unico sentiero, vive in modo organico e consequenziale la straordinaria diversità abruzzese, comprendendo come questi elementi non siano compartimenti stagni, ma tessere di uno stesso mosaico.
Contatti e link utili
🧑💻Referente: John Forcone
📞Telefono: 0864 2570425
✉️Email: promozione@parcomaiella.it